Articolo pubblicato su Gabriele Sergi Personal Trainer.

Sei sempre a dieta ma non riesci a perdere peso?

Chi non si è mai trovato in questa situazione?

Spesso il desiderio di perdere qualche chilo di troppo si trasforma in una vera e propria ossessione che, nonostante la partenza determinata, accompagnata da una grande voglia di fare, si rivela uno sforzo inutile.

Ne consegue che la motivazione diminuisce, le tentazioni e i peccati di gola aumentano e il senso di colpa, per non riuscire a portare a termine ciò che abbiamo iniziato, non ci lascia più. E’ così che ha inizio quel circolo vizioso che non vi permetterà di dimagrire ma avrà tutto l’effetto contrario!

Questo accade perché non si vedono subito i risultati sperati e la mancata realizzazione dell’obiettivo genera un effetto demotivante. Così, si va alla ricerca delle famose diete “last minute”, che promettono di far perdere chili nel minor tempo possibile.

Ma sapete che la perdita di peso istantanea non promette nulla di buono?

Quando si digiuna, il corpo umano tende a entrare in una modalità di “risparmio energetico” che, certamente, produrrà una perdita di peso, ma in modo sbagliato. Il corpo per sopravvivere ha bisogno di una costante fonte di energia e, in mancanza del giusto apporto calorico (fornito dai nutrienti degli alimenti), andrà a ricavare l’energia necessaria dalla massa muscolare, dalle ossa, dai sali minerali… andando incontro ad una sorte di “auto-cannibalismo”.

La maggior parte delle diete ipocaloriche si basa su un regime restrittivo che comporta notevoli privazioni (niente pasta, pizza, cioccolato…) e sfortunatamente, quando neghiamo qualcosa a noi stessi, inconsciamente, finiremo per desiderarla.

 

 

Spiega lo psicologo e psicoterapeuta Giorgio Nardone che..

 …mentre chi si astiene porta sempre con sé il desiderio di ciò da cui si è astenuto, chi si concede il piacere di ciò che si desidera dopo un po’ non lo desidera più cosi tanto.

Per non parlare poi della relazione tra cibo ed emozioni (la cosiddetta “Fame Emotiva“). Chi di voi non ha mai mangiato per noia, rabbia o solitudine? Si continua a mangiare oltre i propri limiti della sazietà, e si finisce per provare quel “famoso” senso di colpa, già citato in precedenza.

Non è solo questione di “Mangia meglio, Mangia meno, Muoviti di più”

La dieta da sola non Basta!

Quando si parla di alimentazione, infatti, bisogna fare i conti con diversi fattori (biologici – psicologici – sociali). Perdere peso non è solo una questione di calorie e forza di volontà. Nel dimagrimento intervengono caratteristiche culturali, sociali, psicologiche, familiari, di cui la maggior parte delle persone non ne è a conoscenza. Ciò che influenza continuamente l’alimentazione è l’ambiente circostante.

Mangiamo troppo perché ci sono segnali e indizi, di cui siamo inconsapevoli, intorno a noi che ci spingono a mangiare, anche quando siamo sazi.

Anche quando si crede di porre maggiore attenzione a riguardo, si è ugualmente “ingannati”, perché il nostro cervello è troppo impegnato per ricordarlo e agire di conseguenza. La cosa positiva è che tutti questi indizi inconsapevoli, che fanno ingrassare, possono essere utilizzati a nostro favore, organizzandoli in modo tale da produrre l’effetto opposto.

L’obiettivo è raggiungere la Consapevolezza.

Tutti i cambiamenti iniziano con un primo piccolo passo…
Fare ogni giorno una piccola cosa è molto più efficace che non farla per niente. Invece di privarci di ciò che ci piace, cerchiamo di ridurne la quantità, in questo modo, inconsapevolmente, diminuiremo le calorie assunte.

“La migliore dieta è quella che non si sa di fare” (B. Wansink)

Lo Psicologo che si occupa dell’alimentazione può aiutarvi in questo processo di cambiamento, in una prospettiva bio-psico-sociale, attraverso tecniche e strumenti specifici, andrà a modificare i comportamenti e le abitudini disfunzionali che ormai fanno parte dello stile di vita.

#LoPsicologoSiOccupaAncheDiQuesto

◻ Dott.ssa Giulia Masci Psicologa