Volevo raccontarvi una storiella che potrebbe essere così riassunta..
“C’erano una volta un vecchio, un bambino e un asinello in viaggio.. Arrivati ad un villaggio , gli abitanti dicono: “Guardate quel vecchio, va a piedi quando invece potrebbe andare sull’asino”. “Hanno ragione” dice il vecchio e sale sull’asinello. Continuando il viaggio incontrano un altro villaggio e gli abitanti vedendolo dicono: “Guardate quel vecchio. Lui va sull’asino e il bambino va a piedi”. “Hanno ragione” dice il vecchio, e prende il bambino con sè sull’asino. Arrivano ad un terzo villaggio e gli abitanti lo guardono sdegnati e dicono: “Guardate quel vecchietto. Sono in due sopra l’asinello”.
(Rolla E., Piacersi non piacere)
Cosa vuole raccontare la favola?
Questo è un tipico esempio di chi cerca sempre di accontentare ciò che gli altri dicono, di chi si preoccupa troppo del pensiero altrui, temendone il giudizio. La favoletta ci fa capire come, per fare piacere agli altri, si finisce per cambiare in continuazione il proprio atteggiamento, provando una costante sensazione di ansia.
Mentre parliamo con gli altri prestiamo molta attenzione al loro comportamento, cercando in continuazione un gesto, un segno, di approvazione.. anche piccolo.
Si ha difficoltà ad esprimere il proprio pensiero, fare una richiesta o semplicemnte rifiutare un’offerta, per paura di perdere l’approvazione. L’attenzione è completamente rivolta verso l’altro, perdendo così il proprio punto di vista, sminuendo le proprie necessità, le proprie esigenze.
Tutto è centrato sul giudizio, e se questo è negativo si prova una forte sensazione di malessere. La paura del giudizio ci rende dipendenti dagli altri, sempre alla ricerca di approvazione, evitando la critica.
Ricentra l’attenzione su di TE, sei tu la tua priorità. Prima di fare qualcosa, di rispondere ad una richiesta, di modificare il tuo comportamento, chiediti se è davvero quello che vuoi. Dire di NO non è sbagliato, non è segno di maleducazione.. è il primo passo per rispettare se stessi.
Ricorda… la sola persona che può giudicare il tuo comportamento sei TU.
Le uniche critiche a cui bisogna porre attenzione sono quelle da cui si può prendere spunto per migliorare se stessi, e no quelle manipolative.
Pensaci..