Ansia

Le vacanze stanno volgendo al termine e il solo pensiero di rientrare nella routine ti crea sofferenza?

Lo so, non è affatto facile lasciare il relax e la spensieratezza per tornare alla vita frenetica di tutti i giorni. In America questo malessere viene identificato come “Holiday blues“, ovvero “la depressione da rientro“.

Cosa si intende per “depressione da rientro”?

Si definisce “depressione da rientro” quel classico malessere post vacanze. Si può provare una forte tristezza, accompagnata da spossatezza, nervosismo e insonnia al solo pensiero di dover rientrare nella quotidianità.

Ma come mai ci si sente così stanchi, nonostante i giorni di vacanza?

Esistono in merito diverse cause:

cause fisiologiche, in quanto i livelli di cortisolo e melatonina (ormoni necessari per regolare i ritmi circadiani del sonno.. e non solo) e i livelli di serotonina (ormone della felicità) si abbassano;

cause psicologiche, poiché rientrare nella quotidianità implica dover nuovamente far carico di determinate responsabilità e ricominciare con le vecchie abitudini.

Far fronte al cambiamento non è mai facile. Richiede tanto sforzo ed impegno, accompagnati da una buona dose di flessibilità, per cercare di riadattarsi al meglio.

Rientrare nella routine, dopo un periodo più o meno lungo di svago e spensieratezza, altro non è che un cambiamento. Per questo motivo può essere vissuto con tanta sofferenza.

Alcuni consigli utili per rientrare nella routine senza sofferenza

Vediamo ora insieme alcuni consigli per poter fronteggiare nel migliore dei modi questo cambiamento:

  1. Rientrare gradualmente alla quotidianità è sicuramente ottimale, per non vivere il rientro con forte impatto. Cerca di tornare a casa qualche giorno prima della fine delle tue ferie, in questo modo avrai tutto il tempo di riabituarti alla routine. Inoltre, tornare uno o due giorni prima, potrà esserti utile per gestire la tua agenda con estrema calma e fare mente locale sulle possibili cose lasciate in sospeso, senza doverti tuffare immediatamente negli impegni di tutti i giorni.
  2. Ricorda che le vacanze hanno un inizio ed una fine, è anche questo che le rende così belle. Probabilmente se trascorressimo gran parte della vita in vacanza alla fine ci stuferemo anche di questo. Per rendere il tuo rientro a lavoro più piacevole prova ad attuare dei piccoli cambiamenti alle tue abitudini, così da non farti travolgere dalla routine. Un esempio potrebbe essere quello di fare la pausa pranzo in posti diversi, con persone diverse o cambiare il percorso per raggiungere il tuo posto di lavoro. Cerca di ritagliarti del tempo per delle piccole pause, meglio brevi e frequenti piuttosto che un’unica pausa più lunga, e anche il tuo lavoro ne gioverà.
  3. Mangiare sano e dormire bene, sono la chiave della longevità e non solo. E’ possibile che in vacanza ci si è concessi qualche piccolo stravizio, ma è arrivato il momento di tornare ad un’alimentazione sana ed equilibrata. Per fornire al nostro organismo l’energia necessaria per affrontare i primi giorni di lavoro, probabilmente più intensi, è importante mangiare sano. I professionisti del settore indicano la dieta mediterranea come quella più completa e salutare.
  4. Ricordati di bere tanta acqua. Può sembrare banale e scontato, ma così non è. Tornando in ufficio, con l’aria condizionata e una temperatura più mite, potremmo sentire meno la necessità di idratarci. Magari per aiutarci nella concentrazione e ovviare all’alzata mattutina, sentiremo la necessità di prendere qualche caffè in più. Per aiutare il nostro organismo e il nostro cervello a rimanere sempre attivo e vigile, è importante non disidratarsi. Perciò prova ad accompagnare il tuo caffè con un bel bicchiere d’acqua e posiziona una bella bottiglia d’acqua sulla tua scrivania come promemoria. Questo ti aiuterà senz’altro a bere un po’ di più.
  5. Riprendi i tuoi allenamenti. Lo sport è faticoso ma è un bel toccasana. C’è chi non rinuncia alla sua oretta di sport nemmeno in vacanza, ma va bene interrompere per un periodo così da rilassarsi e ricaricare in pieno le energie. Al rientro dalle tue vacanze, però, è importante riprendere l’attività sportiva, ti aiuterà anche nel gestire al meglio la spossatezza e la tristezza da rientro.

Questi sono alcuni consigli pratici che possono aiutarti a rientrare nella routine senza sofferenza e con un po’ di leggerezza in più. Ma ciò che aiuta è anche la vocazione e la passione per il proprio lavoro.

Certamente svolgere un lavoro non appagante e non motivante non ci renderà sereni e spensierati, ma questo non vale solo nella fase del rientro post vacanze ma tutti i giorni della nostra vita.

Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita“.

Diceva il saggio filosofo cinese Confucio. Amare il proprio lavoro non è da tutti, è una vera fortuna poter fare il lavoro che si ama.

Ma se non hai avuto la vocazione, non ti preoccupare non sei spacciata/o. E’ possibile imparare ad amare ciò che si fa, guardando il lato positivo del proprio lavoro o ricercando un obiettivo stimolante che ti aiuti ad andare avanti.

Trovare la motivazione ti aiuterà a rientrare a lavoro con meno sofferenza, ma non sempre è facile trovare stimoli piacevoli in ciò che si fa. Se non dovessi riuscirci, puoi sempre trovare la tua motivazione nella cerchia di colleghi, crea il tuo ambiente di lavoro felice. Puoi provare a ritagliarti dei piccoli spazi “rigeneranti” dialogando con tuo/a collega, ove possibile, così da rendere più piacevole e leggero il tuo lavoro.

La differenza con il disturbo di depressione

Con il termine “depressione da rientro” certo non si fa riferimento al disturbo dell’umore citato nei manuali. La differenza è sostanziale, in questo caso (depressione da rientro-post vacanze) si tratta di un periodo, più o meno breve, in cui si prova una moderata tristezza dovuta alla fine delle proprie vacanze. Chi non proverebbe tristezza trovandosi su una bella spiaggia, magari sorseggiando un buon drink, al pensiero di dover tornare a lavoro e fare i conti la sveglia?

Certamente se i sintomi dovessero diventare più intensi e durare per mesi, senza riuscire a trovare rimedio, è importante rivolgersi ad un professionista della salute che possa darti un supporto ed aiutarti a capire se si tratta di depressione “vera e propria”, così come la raccontano i manuali.

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