FAQ – “Frequently Asked Questions”

1- Quando rivolgersi ad uno psicologo?

Quando si sperimenta una situazione critica o di disagio, dalla quale non si riesce a trovare una soluzione. Può essere utile rivolgersi ad uno psicologo per vedere la situazione da un punto di vista diverso,  al fine di rafforzare le proprie competenze personali e perseguire il proprio benessere in modo autonomo.

2- Come si svolge il primo colloquio?

Il primo colloquio avviene dopo un primo contatto telefonico, dove ci si accorda per incontrarsi. Si tratta di un incontro conoscitivo, di presentazione, dove alla fine di questi 50 minuti sia lo psicologo che il cliente potranno scegliersi. La scelta reciproca è importante per iniziare a lavorare insieme.

3- Quanto dura un percorso psicologico?

Non si tratta di una psicoterapia, ma di un percorso centrato sul QUI ed ORA, utile per risolvere la situazione di disagio adesso.
Tuttavia, a priori non è possibile stabilire la durata, questa dipende dal cliente stesso, dalla sua collaborazione e dai suoi ritmi. E’, quindi, funzionale ed importante la motivazione a intraprendere questo percorso.

Se possibile, inizieremo con un incontro a settimana, diminuendoli via via fino alla chiusura del percorso.

In ogni caso, durante il primo colloquio, tempi e frequenze saranno indicativamente concordati.

4- Come faccio a sapere se sto migliorando?

Per tutta la durata del percorso, il cliente e lo psicologo monitorano congiuntamente i risultati raggiunti e, se necessario, rivalutano gli obiettivi del percorso. Si tratta di un lavoro co-costruito, a quattro mani, in cui lo psicologo accompagna la persona nel suo percorso, partendo dal presupposto che la persona possiede già in se tutte le risorse necessarie per fronteggiare i suoi ostacoli. Non dovrebbe, quindi, essere difficile valutare il grado di cambiamento e miglioramento.

5- Quanto costa?

Il percorso ha un costo di 60 € a seduta, comprensivi degli oneri previdenziali (ovvero il 2% della cassa nazionale di previdenza degli psicologi Enpap). 

6- Lo psicologo cura i matti?

Sfatiamo questo mito, l’obiettivo e il compito dello psicologo è quello di accompagnare la persona verso il raggiungimento di un suo obiettivo.

Nei percorsi di vita è possibile incontrare ostacoli, più o meno duri da superare, che impediscono di procedere tranquilli e sereni verso il raggiungimento dei propri obiettivi. Ci si può sentire sfiniti, preoccupati, senza via d’uscita.. in tal caso, la consulenza dello psicologo è particolarmente indicata per riattivare le proprie risorse.

Nell’accezione comune del termine “Matto” ci si riferisce a “colui che ha perso il senso della ragione” per riprendere la definizione del vocabolario. Si riferisce ad una persona affetta da una grave patologia psichiatrica che implica un’alterata valutazione della realtà. Questi disturbi psichiatrici, difficili e dolorosi sia per la persona che ne soffre che per chi se ne prende cura, vanno trattati con particolare cautela e col coinvolgimento di diverse figure professionali come lo psichiatra e lo psicoterapeuta. Viene, quindi, attivato un lavoro di rete tra le diverse figure professionali al fine di prendersi cura della persona sotto il profilo psicologico, medico, farmacologico, relazionale, familiare e professionale.

7- Lo psicologo è tenuto al segreto professionale?

Lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale, pertanto non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale, né informa circa le prestazioni professionali effettuate o programmate (art. 11 del Cod. Deontologico degli Psicologi), a meno che non ricorrano le ipotesi previste dagli articoli 12 e 13.
Nel caso di collaborazione con altri colleghi, tenuti anche loro al segreto professionale, lo psicologo può condividere soltanto le informazioni strettamente necessarie in relazione al tipo di collaborazione.

8- Cos’è e come funziona il consenso informato che devo firmare?

Lo psicologo è tenuto a fornire, nella fase iniziale del rapporto professionale, informazioni esaurienti e comprensibili circa le prestazioni, le modalità e le finalità delle stesse nonché l’indicativa durata del trattamento. Aggiunge anche informazioni relative alla riservatezza e i suoi limiti giuridici. Alla fine di tali spiegazioni raccoglie un consenso informato che viene compilato e firmato dal cliente.

9- Come funziona la consulenza online?

Grazie alla tecnologia la lontananza non è più un problema. Se hai scelto di usufruire del servizio della consulenza online devi sapere alcune cose:

  • Il servizio di consulenza psicologica online è effettuato tramite videochiamata su Skype (http://www.skype.com/it/),Google Meet, whatsapp video o FaceTime. Sarà mia premura spiegarti come collegarti, una volta che hai scelto qualche strumento utilizzare.
  • Per accedere al servizio di consulenza online è fondamentale possedere una connessione audio video. É consigliabile poter disporre di un ambiente idoneo e appartato che consenta la massima tranquillità e riservatezza. 
  • La consulenza psicologica è un servizio rivolto esclusivamente a un pubblico maggiorenne.
  • Il pagamento della consulenza dovrà essere compiuto prima dell’erogazione del servizio, tramite bonifico bancario, a cui segue regolare fattura.
  • Anche durante le consulenze on line lo psicologo è strettamente tenuto al segreto professionale.
  • La consulenza online si svolge così come la consulenza in studio, con la stessa professionalità ed empatia.

Spero di aver chiarito ogni tua perplessità, tuttavia se hai altre domande o dubbi puoi scrivermi a giuliamasci.psy@gmail.com

A presto!!